Possono passare decenni, ma anche mesi dal momento in cui il parquet viene installato a quando si notano i primi rigonfiamenti. Può anche capitare che il tutto accada dal giorno alla notte e le cause possono essere molteplici. È possibile trovare una soluzione? Ecco alcuni consigli per riparare un parquet sollevato dall’umidità.
Le cause del rigonfiamento del parquet
Il nemico numero uno del parquet in legno è sicuramente l’umidità. Rappresenta la causa principale del sollevamento e può portare alla formazione di crepe e bolle sul pavimento. Altra causa riconducibile a questo fenomeno è la scorretta messa in opera al momento dell’installazione. Un motivo di natura tecnica, ma che può portare al medesimo risultato. Questo perché, se posato in maniera flottante, il parquet risulta mancante dello strato di ‘barriera vapore’. Questo strato è necessario per proteggerlo dalle infiltrazioni di umidità e acqua e, perciò, è portato a gonfiarsi.
Anche le perdite d’acqua sono in grado di causare problematiche di questo tipo. In questo caso, è possibile che la deformazione si presenti successivamente e non immediatamente. In presenza di acqua stagnante il parquet si gonfierà solo quando l’acqua si asciugherà. La conta dei danni andrà fatta solo dopo aver lasciato asciugare completamente la perdita. Anche l’umidità dell’aria può influire e, pertanto, è bene deumidificare e riscaldare adeguatamente gli ambienti di casa. Le condizioni ideali per avere un equilibrio corretto sono i 20 °C interni con umidità non superiore al 45%.
Come si ripara un parquet sollevato dall’umidità
La riparazione è possibile, ma occorre effettuare una valutazione preventiva per comprendere l’entità del danno subito dal parquet. Non è richiesta la sostituzione dell’intero pavimento, ma solamente dell’area interessata dalla problematica. Qualora si trattasse di una deformazione leggera basterà iniziare con una levigatura eliminando la curvatura, per poi pensare alla rifinitura del parquet con le apposite vernici.
In caso di condizioni più gravi, sarà necessario intraprendere delle operazioni di lamatura che eliminano 1 o 2 mm di legno. Anche in questo caso sarà, poi, necessaria la riverniciatura. Nel caso in cui il rigonfiamento fosse dovuto all’assenza di spazio per la dilatazione naturale dei bordi del pavimento in legno, sarà opportuno liberare questi punti in modo che torni naturalmente alla sua forma originaria senza dover attuare ulteriori operazioni.
I casi più estremi e le possibili soluzioni
Resta sempre possibile il caso in cui la curvatura sia troppo accentuata da poter operare autonomamente. In questo caso sarà necessario rimuovere totalmente l’intero parquet che andrà sostituito dopo aver localizzato e neutralizzato la causa della problematica. Dopo aver rimosso tutta la pavimentazione andrà pulito il massetto da quelli che potrebbero essere i residui di colla. Ogni eventuale fessura andrà chiusa con appositi materiali e ristabilito il nuovo sottofondo adesivo. A questo punto sarà possibile riposizionare il nuovo parquet.
Nel caso in cui, solo alcuni listelli risultassero eccessivamente danneggiati, si andranno a rimuovere esclusivamente quelli oggetto di rigonfiamento, applicando una resina impermeabile di sottofondo, per evitare che l’umidità si ripresenti, aggiungendo della sabbia e attendendo che l’operazione faccia effetto. Trascorso questo tempo, si potranno riposizionare i nuovi listelli o quelli di partenza, precedentemente trattati con carteggiatura, stuccatura e verniciatura.
Nel dettaglio, qualora si presentassero dei distacchi parziali dei listelli dal sottofondo a causa dell’umidità, si interviene con iniezioni di sostanze adesive ed espansive per coprire gli spazi sottostanti il parquet e ancorare i listelli superficiali. L’operazione avviene praticando dei fori di 2 mm in cui poter inserire la siringa con il collante.