Il Decreto Salva Casa è un provvedimento legislativo approvato il 28 maggio 2024, volto a disciplinare e snellire le procedure edilizie, riservando un’attenzione in più nei confronti di chi intende vendere la propria casa e di chi si trova in difficoltà economica o amministrativa. Questa legge risponde concretamente alla necessità di trovare delle possibili soluzioni, riducendo i tempi e i costi ai problemi legati alle difformità edilizie, migliorando l’accesso alle abitazioni.
Nel presente articolo è possibile reperire informazioni più puntuali e specifiche riguardanti il Decreto, relativamente al suo contenuto e ai soggetti verso cui lo stesso è rivolto.
In cosa consiste il Decreto Salva Casa?
Una delle funzioni più importanti del provvedimento ‘Salva Casa’ consiste nella tutela riservata nei confronti dei proprietari di una prima casa che, a causa di situazioni di insolvenza, rischiano di perderla. A tal proposito, il Decreto prevede la sospensione temporanea dei pignoramenti o delle vendite d’asta in corso e la possibilità di ridefinire le condizioni di pagamento del debito attraverso delle rateizzazioni più sostenibili.
Relativamente alle disposizioni in materia di semplificazione edilizia e urbanistica che contiene suddetto decreto, queste incidono notevolmente nella normativa nazionale relativa al settore delle costruzioni. Nello specifico, il Decreto interessa interventi sulle dimensioni minime degli alloggi:
- I monolocali a uso di una persona, possono avere una superficie minima di 20 mq e non di 28 mq come in precedenza; le abitazioni destinate a due persone con tale Decreto, possono avere una superficie minima pari a 28 mq. Anche le altezze minime dei soffitti sono state modificate, passando da 2,70 m a 2,40 m, in modo da poter creare piccole abitazioni più economiche e versatili.
- Inoltre, grazie a tale ordinanza sarà più facile rendere abitabili i sottotetti anche laddove vengano a mancare le distanze minime tra gli edifici, pur restando valida l’osservanza delle leggi regionali e dei limiti di distanza vigenti al momento della costruzione dell’edificio.
- Per quanto riguarda i condomini, le irregolarità edilizie presenti non potranno più ostacolare eventuali lavori di ristrutturazione degli appartamenti; viceversa, eventuali irregolarità relative a singole abitazioni non saranno più sufficienti a bloccare gli interventi di riqualificazione delle aree comuni dell’edificio.
Inoltre, uno temi centrali del Decreto ‘Salva Casa’ risulta essere l’introduzione di una serie di misure volte a snellire le procedure di sanatoria edilizia, facilitando le operazioni necessarie per potersi mettere in regola. Nello specifico, offre la possibilità di sanare gli abusi edilizi, senza però richiedere l’obbligo della doppia conformità (ovvero il presupposto necessario per ottenere la sanatoria), a patto che l’intervento in questione, al momento della domanda, sia in regola con l’attuale normativa.so
Chi può usufruire del Decreto ‘Salva Casa’?
Il Decreto Salva Casa è rivolto ai proprietari di immobili residenziali o di attività commerciali che intendano:
- Regolarizzare eventuali difformità, come ad esempio ampliamenti non autorizzati, variazioni di volumetria o altre modifiche interne, purché queste non intacchino la sicurezza dell’edificio e rispettino la normativa igienico-sanitari;
- cambiare la destinazione d’uso di immobili, sia residenziali che commerciali. In particolare, spazi ad uso commerciale possono essere trasformati in residenze o viceversa, incentivando così nuove soluzioni abitative e commerciali;
- incentivare la rigenerazione urbana, infatti grazie a tale provvedimento, i proprietari di immobili possono accedere a strumenti di semplificazione burocratica, accelerando così lavori di miglioria e adeguamento grazie ai quali sarà possibile aumentare la qualità degli edifici.
Concludendo, le misure previste dal suddetto Decreto risultano essere delle importanti opportunità per i proprietari di immobili in quanto permettono di appianare difformità minori, aumentare i limiti minimi di costruzioni e di facilitare il cambio di destinazione d’uso delle stesse, garantendo benefici in termini economici e legali.