La scelta delle porte da interni ha un grande peso sull’aspetto finale dell’ambiente. Che sia a seguito di una ristrutturazione o per puro sfizio personale, il cambio delle porte va studiato con cura per non imbattersi in errori che potrebbero mettere a repentaglio l’investimento economico appena effettuato. La scelta non è semplice, soprattutto prendendo in considerazione l’opzione di porte in legno. Un materiale che può riservare grandi soddisfazioni, ma anche piccoli imprevisti. Vediamoli meglio.
Pro e contro di una porta in legno per interni
La scelta del materiale è fondamentale per le porte. Una caratteristica che conferisce personalità e che è in grado di svoltare completamente la concezione dello spazio in cui viene installata. Con i nuovi progressi è aumentata anche la scelta dei materiali che spaziano dal PVC al vetro, arrivando fino al legno. Proprio quest’ultimo risulta essere il più impiegato per via della sua ampia varietà di tonalità di colore che presenta naturalmente e per la sua semplicità di verniciatura.
La scelta di una porta in legno va commisurata alla funzione che le si vuole dare all’interno di un dato ambiente. Sicurezza, isolamento termico, estetica, sono tutti fattori da tenere a mente. Le porte in legno grezzo sono molto isolanti, ma richiedono una manutenzione costante che potrebbe aumentarne i costi a lungo andare.
I criteri per scegliere porte in legno da interni
Iniziamo dalle basi. Come spiega l’azienda Garofoli Porte, occorre decidere in partenza la tipologia di apertura che si vuole installare. A battente, a libro, scorrevole, sono molte le opzioni e incidono molto sul prezzo finale della porta in legno. Altrettanto importante è l’estetica. Le porte bianche moderne in legno verniciato stanno bene in contesti contemporanei come, ad esempio, in una cucina in stile industriale, ma anche fungendo da contrasto in una camera retrò. Una porta in legno massello non rifinita risulta perfetta in uno spazio dallo stile rustico e di campagna.
Per gli amanti dei colori scuri, la scelta può ricadere su porte in rovere grigio pietra o in wengè. Ferrero Porte propone un ampio catalogo in legno laccato dalle tonalità pastello. Anche lo stile gioca un ruolo fondamentale e dai classici si può passare a finiture più moderne, perfette, se installate in contrasto con il genere dell’ambiente. Le porte in legno classiche da interni hanno un fascino duraturo, che non passa mai di moda e si prestano bene per essere abbinate anche a elementi d’arredo più moderni, creando un piacevole accostamenti contrastanti.
I tipi di legno e di lavorazione per le porte da interno
Il materiale nella scelta di una porta in legno per interni è fondamentale sia dal punto di vista funzionale, che estetico. I legni da esterno necessitano maggiore resistenza rispetto a quelli da interno. Pertanto, un legno di abete dal colore chiaro e dall’aspetto rustico è perfetto per locali interni a cui si vuole dare un tocco di luce. Per ambienti che risultano essere più umidi come accessi alle cantine interne è più consono scegliere un castagno, molto resistente a queste condizioni e longevo.
Il frassino è ideale per porte interne per i suoi naturali nodi a occhio di pernice, molto eleganti e d’impatto se lasciati a vista. Un materiale molto robusto che viene, spesso, impiegato nella sua versione sbiancata. Il legno delle porte da interni può essere massello, se ricavato da un’unica tavola e sottoposto a stagionatura. Molto pregiato, ma altrettanto instabile se non propriamente trattato. Il finto massello è composto da una struttura in listelli di legno coperta da uno strato di legno pregiato. Il legno tamburato è il più economico ed è molto leggero e maneggevole. Insomma, esistono infinite combinazioni e possibilità, ora tocca a voi scegliere.