Ristrutturazione Bagno Prezzi

Il prezzo per ristrutturare un bagno piccolo è, in media, di 4.500€. Il costo varia a seconda dei materiali scelti e dimensioni. Di seguito, vi elencheremo tutte le possibilità affinché abbiate le idee chiare nel momento della scelta.

Il bagno, oltre a essere lo spazio riservato al benessere, è l’ambiente che per eccellenza viene utilizzato quotidianamente. Proprio per questo motivo, richiede cure e interventi di manutenzione periodici.

Un bagno datato, con problemi tecnici o semplicemente demodè, ha bisogno di interventi di ristrutturazione, da svolgere in più fasi. In primis, si effettua il sopralluogo e il rilievo per capire lo stato dell'ambiente e i tipi di lavori da condurre. In secondo luogo, è necessario passare alla raccolta della documentazione burocratica per iniziare il progetto.

L'ultima fase è caratterizzata dall'apertura del cantiere e conseguente realizzazione della ristrutturazione. È bene tenere sempre in considerazione che, il consiglio principale per iniziare qualunque tipo di lavoro di ristrutturazione, è di avvalersi di un team specializzato, richiedendo sempre diversi preventivi da confrontare.

In media il costo di manodopera per la ristrutturazione bagno rappresenta il 60% del preventivo totale invece il prezzo per i materiali ricopre il 40%.

I fattori principali che influenzano il costo della manodopera sono: la metratura dello spazio, l’ubicazione, la tipologia delle lavorazioni e degli interventi richiesti. Ristrutturare un bagno di 5mq ha un costo di manodopera che si aggira intorno a 2.500€.

Prima di ristrutturare il bagno è necessario capire la differenza tra gli interventi e gli iter da seguire. Ripristinare il massetto e le piastrelle, spostare i sanitari, oppure tinteggiare le pareti, sono lavori diversi, alcuni ricadranno nella manutenzione straordinaria, altri in quella ordinaria.

Nel Testo Unico dell’Edilizia fanno parte degli interventi di manutenzione ordinaria: la riparazione, il rinnovamento e la sostituzione delle finiture, ma anche il mantenimento degli impianti già esistenti. Come tinteggiare, spostare i sanitari, cambiare i rubinetti. Negli interventi di manutenzione straordinaria rientrano, invece, tutte quelle modifiche che vanno a integrare, modificare e stravolgere la parte più strutturale del bagno. Per esempio la sostituzione totale di impianti, il rifacimento integrale di massetto, tubature, piastrelle, ecc.

Gli interventi di manutenzione straordinaria devono essere accompagnati dalla CILA, ovvero la “Comunicazione Inizio Lavori Asseverata” e va presentata dal proprietario, questa poi dovrà essere approvata dal Comune e si potrà procedere con i lavori.

Se gli interventi invece comportano importanti modifiche del volume dello spazio o addirittura un bagno ex novo, occorrerà richiedere al Comune la SCIA, cioè la “Segnalazione Certificata di Inizio Attività”.

Per quanto riguarda la ristrutturazione del bagno dobbiamo ancora fare distinzione tra manutenzione ordinaria e straordinaria. Gli incentivi fiscali sono riservati solo se l’intervento rientra nella categoria di manutenzione straordinaria, tramite il Bonus Ristrutturazione, che consente una detrazione fiscale pari al 50% della spesa sostenuta. Il rimborso, che verrà effettuato come rimborso Irpef nei 10 anni successivi, rappresenterà il 50% della spesa sostenuta per la ristrutturazione, fino ad un massimo di 96.000 euro.