La pietra ricostruita, indicata, a volte, con il termine di “pietra ricomposta” o “pietra artificiale”, è un materiale in grado di riprodurre l’aspetto della pietra naturale. Il suo campo di utilizzo si rivela essere molto vario: con la pietra ricostruita si possono realizzare non solo rivestimenti interni ed esterni per un fabbricato, ma anche il rivestimento di caminetti o di pareti e porticati.
Tra le applicazioni più interessanti, non va dimenticato il settore del restauro, dove può rivelare tutta la sua validità al fine di reintegrare le parti deteriorate di edifici storici o di particolare pregio architettonico. In tali casi, è richiesto un utilizzo accorto e sapiente della pietra ricostruita, adoperando manufatti in grado di integrarsi al meglio con l’opera preesistente. Anche all’interno delle abitazioni private, l’utilizzo di questa pietra potrà dare vita a soluzioni progettuali di grande rilievo, con la creazione di piccoli o grandi spazi di eccellente impatto scenografico, andando non solo ad integrarsi perfettamente, ma anche a creare realizzazioni assolutamente originali.
La sua realizzazione si ottiene miscelando inerti selezionati con un legante, solitamente il cemento, con la giusta colorazione ottenuta mediante l’aggiunta di pigmenti all’impasto, oppure tramite l’utilizzazione di polvere di pietra naturale, senza alcuna aggiunta di coloranti. Per riuscire a realizzare spaccati di pietra naturale, è necessario procedere preliminarmente ad un’attenta analisi del colore e della composizione del materiale in modo da effettuare la scelta più proficua dei componenti e delle modalità con cui deve essere svolta la lavorazione.
Non implica eccessive difficoltà la posa in opera, che può essere ultimata mediante l’utilizzo di una colla con forte adesività a scivolamento nullo e uno stucco riempitivo per le fughe. Chi possiede sufficiente manualità può provvedere autonomamente alla posa, ma se non si è abbastanza esperti, è consigliabile rivolgersi ad un professionista – selezionato tra i nomi presenti sul nostro portale.
Non meno semplice è la manutenzione, per la quale sarà necessaria l’applicazione di un idrorepellente a pennello in modo da evitare che l’umidità vada a rovinare l’estetica del pannello; la pulizia può essere effettuata tramite l’utilizzo di una semplice scopa di saggina, evitando di utilizzare agenti chimici aggressivi che non siano quelli specificati nelle istruzioni date dall’azienda produttrice.
Pietra ricostruita per i rivestimenti
La pietra ricostruita è considerata un prodotto naturale, essendo ottenuta dalla macinatura sottile di pietre e marmi che vengono miscelate con leganti come il cemento e versate in appositi stampi in grado di riprodurre fedelmente i muri in pietra o in mattoni fatti a mano. In questo modo, diventa possibile produrre pannelli con pietre di diverse forme, caratteristica che rende la pietra ricostruita economica e facile da mettere in opera anche sui rivestimenti interni. I pannelli in finta pietra possono essere utilizzati sia per il rivestimento di muri interni ed esterni che per rendere più suggestivo da un punto di vista scenico un caminetto, un arco o pareti di vario genere.
I bagni in pietra ricostruita
La pietra rappresenta un materiale molto nobile e altrettanto antico, in grado di essere utilizzato per una lunga serie di applicazioni, tra le quali rientra anche il bagno, per il cui arredo è diffusamente impiegata proprio la versione ricostruita.
La pietra ricostruita si propone nella veste di un’alternativa più conveniente rispetto alla pietra naturale, spingendo molti consumatori alla sua adozione, soprattutto, per la sua capacità di regalare dei piacevoli effetti visivi, che si mescolano ai costi molto minori vantati nei confronti della pietra naturale. I blocchetti in cui viene prodotta presentano un’estrema uniformità sia nella forma che nelle misure, oltre che sulla superficie visibile, tale da riflettersi quindi nella confezione estetica esterna.
Per la composizione di un bagno, la pietra ricostruita può essere impiegata in svariati modi. Tra quelli più suggestivi, sicuramente i pavimenti e le pareti, riuscendo ad offrire canoni di salubrità assoluta, derivanti dal fatto che la pietra rappresenta un materiale in grado di respirare in maniera naturale.
Dal punto di vista della pulizia, il discorso inizia a farsi più problematico, trattandosi di un materiale irregolare, che può complicare le operazioni. Altro impiego molto proficuo della pietra ricostruita è nella finitura delle vasche da bagno e nel top del lavandino, oltre che nelle opere di completamento di alcune porzioni di parete, ove viene abbinata alla semplice muratura.
Va, altresì, puntualizzato che, a differenza di quanto avviene per altri materiali, come il gres porcellanato o il legno, la pietra ricostruita – pur richiedendo una cura minima – non può essere sanificata completamente. Proprio per i motivi elencati, l’utilizzo della pietra ricostruita all’interno di un bagno va interpretata come una vera e propria scelta di stile, tale da richiedere un compromesso tra l’esigenza di funzionalità e l’estetica, con un occhio di riguardo per il secondo aspetto, destinato ad influire in maniera molto rilevante nella scelta finale.