Canne fumarie, come sceglierle

Le canne fumarie rappresentano le componenti dell’impianto termico funzionali allo smaltimento dei prodotti derivanti dalla combustione del generatore di calore, nell’atmosfera. In tutte le caldaie, l’aria esterna viene aspirata al fine di essere bruciata insieme al combustibile nella relativa camera di combustione, andando a creare una miscela formata da ossigeno e altri prodotti, che deve essere espulsa dal camino.

Per consentire a questa miscela di fluire nei condotti che compongono il camino, è necessario che si crei un gap di pressione tra ingresso ed uscita delle canne fumarie. Proprio tale differenza di pressione viene indicata con il termine di “tiraggio”. Si tratta di un processo molto importante, basti pensare al fatto che ogni volta che arriva il freddo, si ripropone con puntualità il problema degli incendi delle canne fumarie, dovuto spesso ad un’assenza di manutenzione. 

Immagine di canne fumarie casa

I vigili del fuoco consigliano ai cittadini di fare attenzione in tal senso, in modo da non incappare in spiacevoli e pericolosi incidenti. La fuliggine, infatti, è pur sempre un materiale combustibile e se non viene rimossa, non solo va a diminuire il passaggio dei fumi, ma può anche prendere fuoco, aumentare l’inquinamento dell’aria e far sprecare combustibile che potrebbe benissimo essere risparmiato. Proprio per questo motivo è obbligatoria la manutenzione annuale degli impianti termici, comprese le canne fumarie: due volte all’anno in caso di impianti alimentati a gasolio, tre per quelli alimentati a combustibile solidi.

Contrariamente a quanto si pensa, non esistono canne fumarie autopulenti, indipendentemente dal materiale con cui sono state costruite. Inoltre, va puntualizzato che non procedere alla normale pulizia e manutenzione comporta spese più alte una volta che si dovrà intervenire, costretti dalla necessità. Quando le canne fumarie trascurate si incendiano, devono essere demolite o risanate con un conseguente esborso economico. Per evitare che ciò accada, si può anche optare per il fai da te, considerando che in commercio si possono reperire kit adatti alla pulizia delle canne fumarie. Fermo restando che sarebbe preferibile rivolgersi a ditte specializzate, capaci di garantire la massima efficacia e sicurezza dell’intervento.

La presenza di un camino integro risulterà rilevante nel caso siano utilizzati ventilatori o cappe. Va ricordato che una perdita dovuta alla sovrappressione nelle canne fumarie può condurre a pericolose fughe di gas, ad esempio, il letale monossido di carbonio, direttamente nell’abitazione o negli ambienti in cui si vive o lavora.

Immagine di canne fumarie

Canne fumarie: la normativa

La normativa sulle canne fumarie in Italia è, per alcuni aspetti, complessa. Di seguito, si farà menzione delle principali disposizioni, succedutesi negli anni, fino agli ultimi aggiornamenti. È importante essere a conoscenza della normativa sulle canne fumarie in quanto questa incide non solo sull’osservanza delle leggi, ma anche sulla sicurezza degli edifici e dell’ambiente in generale. 

Il quadro normativo italiano sulle canne fumarie potrebbe essere reso in quattro principali punti fondamentali:

  • Decreto Ministeriale 37/2008: questo Decreto norma l’installazione delle canne fumarie all’interno delle strutture, stabilendone i parametri in termini di sicurezza e conformità per tutte le fasi di installazione degli impianti e anche per i processi necessari di eventuale manutenzione. 
  • La norma specifica relativa all’installazione degli impianti a gas fa capo alle Norme UNI 7129 e UNI EN 1443, le quali regolano e valutano anche i materiali necessari alla costruzione delle canne fumarie, verificandone le prestazioni.
  • Il D.Lgs. 102/2014 si occupa di mettere in pratica la regolamentazione europea in termini di efficienza energetica. Per quanto riguarda le canne fumarie, sono gli impianti a biomassa i sistemi più incentivati recentemente.
  • Con il Decreto Sviluppo-bis (D.L. 179/2012), il quale introduce numerose disposizioni per la crescita del paese, sono stati immessi incentivi fiscali e semplificazioni per i processi di ristrutturazione delle canne fumarie. Per riportare un esempio: gli interventi che implementano l’efficienza energetica degli ambienti, come l’installazione di una canna fumaria, potranno beneficiare dell’Ecobonus per una detrazione fiscale pari al 65% – un bonus che incentiva e incoraggia alle scelte sostenibili!
Immagine di camino

Canne fumarie: le misure

Vediamo ora quali devono essere le misure delle canne fumarie. La loro dimensione viene regolata da una serie di valori da bilanciare con criterio, in modo da ottenere un corretto funzionamento, in qualsiasi condizione operativa e climatica. I principali parametri da prendere in considerazione sono: 

  • l’altezza della canna fumaria, che dovrà aumentare in base al maggiore effetto di tiraggio del camino; 
  • temperatura dei fumi, che a differenza di quanto accadeva prima dell’arrivo dei generatori a condensazione tendono ad essere basse; 
  • isolamento termico del camino, indispensabile per ridurre l’abbassamento della temperatura dei fumi nel corso della loro ascesa verso la parte superiore della canna fumaria. In particolare occorre evitare che la temperatura scenda sotto il punto di rugiada, per impedire la formazione di condensa all’interno del camino; 
  • resistenze localizzate, con una drastica limitazione delle perdite di carico dovute a resistenze accidentali derivanti dalla presenza di curve, pareti interne non idonee e cambi di direzione.
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