Prese elettriche: cosa c’è da sapere?

Le prese elettriche rappresentano il punto finale dell’impianto che distribuisce energia in tutta la casa tramite due cavi, il conduttore di fase e quello neutro, ambedue collegati al contatore e all’interruttore generale. I due cavi arrivano ad ogni presa dislocata lungo l’abitazione insieme ad un terzo filo: la messa a terra. In conseguenza a ciò, le prese elettriche sono dotate di tre fori, ognuno delegato ad ospitare e collegare i cavi. I fori sono, a loro volta, destinati ad accogliere le spine dei vari elettrodomestici che sono chiamati a chiudere il circuito elettrico così formato tramite i contatti, due, di cui sono dotati. 

Va ricordato che ogni paese ha un proprio standard di settore, il quale differisce dagli altri per parametri come il carico sopportabile delle prese, il numero di contatti, la grandezza e la forma. Situazione questa, che potrebbe essere superata tramite un processo teso ad uniformare le legislazioni nazionali e dare vita a prese elettriche universali, la cui latitanza, ad oggi, costringe però a ricorrere agli adattatori in modo da rendere compatibili le spine degli elettrodomestici e le prese di paesi differenti da quelli di produzione dei dispositivi. 

Va ricordato, inoltre, che le prese elettriche più sicure sono quelle i cui fori consentono l’accesso della sola spina compatibile, interponendo una barriera protettiva verso le altre. Andrebbe poi evitato di utilizzare le cosiddette multiple o adattatori tesi a rendere possibile l’ospitalità di una spina grande da parte di una presa piccola, poiché la stessa potrebbe assorbire più corrente di quanta la presa sia in grado di fornire.

Immagine di prese e cavi

Le prese elettriche per esterno

Una particolare tipologia di prese elettriche è quella per esterno. Anche in questo caso, infatti, come per tutto quello che riguarda le attrezzature che devono essere impiegate fuori dall’ambito domestico, deve essere presente un elevato grado di resistenza all’acqua e alla polvere. Tale peculiarità deve essere certificata da una sigla IP, acronimo di International Protocol, seguita da due cifre, la prima variante da 0 a 6 e la seconda da 0 a 8: servono ad indicare la resistenza alla penetrazione di corpi solidi e all’acqua. Le prese elettriche da esterno sono solitamente contrassegnate dalla sigla IP56 o, perlomeno, IP45. Inoltre, la scatola deve essere a tenuta stagna.

Sostituire la vecchia presa elettrica

Nelle nostre abitazioni possono essere presenti vecchie prese di corrente che non sono in grado di offrire la sicurezza e la funzionalità richieste dalle norme di sicurezza. Proprio per questo motivo, è, non solo consigliabile, ma anche necessario, provvedere alla loro sostituzione con prese elettriche moderne e conformi alla normativa vigente. Se si tratta di sostituire solo le prese, si può anche ricorrere al fai da te, ma se si tratta dell’intero impianto a necessitare di un adeguamento, è molto meglio affidarsi a un tecnico specializzato, dotato delle necessarie autorizzazioni per effettuare tale tipo di lavori. 

I passaggi necessari per sostituire la vecchia presa, sono comunque i seguenti:

  • staccare la corrente tramite l’interruttore centrale avendo cura di apporre un cartello tale da impedire il suo ripristino, in modo da garantire l’incolumità lungo tutto l’arco delle operazioni; 
  • svitare le viti di blocco della mascherina della vecchia presa; 
  • estrarre la presa dalla cavità ospitante e, con l’ausilio di un cacciavite, allentare le viti che bloccano ad essa i conduttori elettrici; 
  • eliminata la presa tagliare con un paio di forbici da elettricista i capi dei cavi elettrici per poi spellarli avendo cura di lasciarne scoperto un centimetro circa; 
  • inserire la nuova presa e i conduttori nei rispettivi morsetti e bloccarli stringendo le apposite viti; 
  • avvitare la presa pronta all’uso alla parete.
Immagine di prese elettriche

Prese elettriche: come sostituirne una semplice con una doppia

Il moltiplicarsi della presenza di svariati dispositivi all’interno delle abitazioni, in questi ultimi anni ha indotto un aumento della necessità di prese elettriche. Naturalmente, il metodo più semplice per ovviare a questo problema consiste nella semplice sostituzione delle prese semplici con quelle doppie, un accorgimento tramite il quale si può soddisfare questa esigenza senza essere costretti a realizzarne delle nuove e senza dover procedere alla modifica di collegamenti e derivazioni.

Per poterlo fare è necessario dare luogo ad una serie di passaggi, preceduti comunque dalla scelta di prese comandate, le più sicure in assoluto e dall’operazione tesa a togliere la corrente tramite l’interruttore centrale, in modo da evitare ogni possibilità di incidenti. Il primo passaggio è quello relativo alla rimozione della presa singola, da sostituire con la nuova cassetta doppia. Nel caso in cui la presa vecchia sia incassata, si deve montare la doppia presa, sopra la cassetta incassata di quella singola.

Una volta completata questa operazione, si deve procedere alla rimozione della placca, avendo cura di lasciare nella posizione originaria sia i cavi che la cassetta. Liberato il foro di entrata della doppia presa, va inserito il cavo, per poi praticare due fori di fissaggio. Dopo aver rotto la membrana protettiva dei fori, sarà il momento di avvitare la nuova cassetta utilizzando le viti della vecchia placca, per poi collegare i fili e mettere il nuovo pezzo nella giusta posizione.

L’ultima operazione è quella volta a testare il lavoro, ripristinando la corrente al fine di verificare che i fili siano stati effettivamente collegati nel modo più appropriato. Va anche ricordato che, a volte, si possono trovare piccoli spezzoni di cavo elettrico che corrono da ciascun terminale di terra all’esterno della presa sino ad un terminale interno della cassetta di plastica. In casi di questo genere, il cavo non dovrebbe essere pericoloso e potrebbe di conseguenza essere lasciato tranquillamente in posizione.

Immagine di presa casa

Le prese elettriche da pavimento

Lo scopo principale delle prese elettriche da pavimento è quello di rimediare alla distanza tra una parete e l’altra, senza essere costretti ad adottare cavi volanti i quali non sono solo antiestetici, ma anche potenzialmente pericolosi. Una presenza che diventa indispensabile in ambienti di grandi dimensioni come quelli commerciali o pubblici. A costituire sono le cosiddette “torrette di alimentazione”, poste ad una ventina di centimetri di altezza e chiamate ad ospitare dall’alto o lateralmente, i frutti delle prese. Possono essere a scomparsa e dotate di coperchio ribaltabile.

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