Sono sempre di più i consumatori che individuano negli infissi in PVC (cloruro di polivinile) i prodotti migliori in assoluto, soprattutto prendendo come punto di riferimento per la valutazione il rapporto tra qualità e prezzo.
Le persiane in PVC, in effetti, sono in grado di assicurare ottime prestazioni a prezzi molto convenienti e sono, di conseguenza, favorite soprattutto in momenti di crisi economica, quando a causa delle scarse risorse le famiglie sono indotte a puntare la loro attenzione su prodotti convenienti.
Va, peraltro, ricordato come i serramenti in polivinile di cloruro siano in grado di assicurare ai consumatori il rimedio ad alcuni difetti cronici che assillano i materiali concorrenti, come il legno e l’alluminio. Va, infatti, ricordato come ormai da tempo il materiale plastico con cui sono fabbricati sia sospettato di essere tossico e di favorire l’insorgere di neoplasie.
A tal proposito, è necessario ricordare che il PVC risulta tra le sostanze ammesse dal Regolamento Reach dell’Unione Europea, oltre ad essere utilizzato in una lunga serie di applicazioni nei settori dell’igiene e della salute come le tubature per l’acqua potabile, le pavimentazioni, l’abbigliamento, le pellicole per utilizzo alimentare e le sacche per il sangue. Occorre poi aggiungere che il PVC per finestre è inserito dal Ministero dell’Ambiente tra i prodotti ammessi per gli Acquisti Verdi all’interno del Piano d’azione per la sostenibilità ambientale dei consumi della Pubblica Amministrazione.
In pratica, chi afferma la tossicità del polivinile di cloruro fa riferimento ad una discussione vecchia di decenni, quando questi serramenti impiegavano piombo e cadmio per aumentare la loro resistenza. A partire dagli anni ’90, però, i migliori produttori offrono una nuova tecnologia che prevede l’impiego di stabilizzanti ecologici a base di calcio e zinco, quindi molto più sicuri dal punto di vista ecologico e della salute.
Una volta sgombrato il campo da questo perdurante equivoco, possiamo senz’altro passare ad un approfondito esame relativo alle persiane in PVC, andando in particolare a individuarne i pro e i contro, non senza metterli in relazione con le nostre specifiche esigenze.
Le persiane in PVC sono in grande crescita
Le persiane in PVC vantano pro e contro, come del resto accade per i materiali concorrenti, ovvero il legno e l’alluminio. Per cercare di capirne la convenienza, non resta che cercare di comprendere se i pregi superino i difetti o se non avvenga l’opposto. Prima di farlo, occorre però ricordare come negli ultimi anni il mercato degli infissi sia stato messo in grande fibrillazione dall’arrivo di prodotti a basso costo provenienti dall’est europeo, in particolare dalla Polonia.
Tralasciando il fatto che low cost significa anche spesso bassa qualità, va rimarcato come questo fatto abbia determinato una vera e propria guerra commerciale, in quanto i produttori italiani hanno deciso di reagire abbassando i loro prezzi. Pur non arrivando a livello di dumping, ovvero di vendita sotto costo tesa ad accaparrare o difendere quote di mercato, questa pratica si è risolta in un grande vantaggio per i consumatori, i quali hanno potuto acquistare prodotti a costi notevolmente ribassati. In conseguenza di ciò, il primo grande vantaggio per gli infissi in PVC è proprio la convenienza, addirittura aumentata rispetto ai normali andamenti di mercato.
A questa aggressiva politica dei prezzi vanno aggiunte alcune caratteristiche peculiari del PVC, come l’elevato grado di isolamento termico e acustico sugli scudi.
Altra carta che depone a favore di questi serramenti è la resistenza agli agenti atmosferici e in particolare all’acqua, con una notevole capacità di far fronte all’umidità e, di conseguenza, alle muffe e alla condensa. Nei confronti degli infissi in alluminio, il polivinile di cloruro può poi vantare una grande resistenza alla salsedine, che ne fa il prodotto ideale per chi debba dotarsi in finestre in grado di reggere anche nelle zone marine.
Ma il vantaggio forse più evidente presentato dai serramenti in PVC è la straordinaria durata nel tempo, testimoniata da recenti studi che attestano come i prodotti montati 30 anni fa non abbiano in pratica ceduto in alcun modo all’avanzare del tempo. Tanto da indurre più di un addetto ai lavori a mettere in rilievo il paradosso in base al quale se sappiamo la durata minima, appunto tre decenni, non abbiamo invece sufficienti dati in grado di fornire ragguagli su quella massima.
Da questa rapida disamina, possiamo affermare che nel valutare le persiane in PVC mettendo sul piatto della bilancia i pro e i contro, proprio i primi hanno la meglio, regalando a questi prodotti una ulteriore carta da giocare sui mercati, unendola a prezzi effettivamente molto convenienti.
Alcuni consigli per acquistare infissi in PVC
Le persiane in PVC, con i loro pro e contro, rappresentano un’ottima alternativa a legno e alluminio, a patto di non prendere sottogamba gli aspetti legati proprio alla fase di acquisto. Il primo aspetto da prendere in considerazione è l’effettiva qualità del serramento, che può essere garantita dalla scelta dell’azienda giusta.
A questo proposito, va ricordato che una cosa è il prodotto finito oggetto di lavorazione da parte di una sola azienda e ben altro è quello che risulti dall’assemblaggio portato a termine da una serie di imprese associate allo scopo. Nel primo caso, il controllo di qualità è molto più efficace di quello garantito da una filiera troppo allungata, che potrebbe dar vita a qualche buco tale da riflettersi in maniera dirompente sulle attitudini prestazionali del prodotto finito.
Altra circostanza da tenere presente è che nel caso dei serramenti non si dovrebbe mai puntare sul risparmio, proprio per l’importanza che essi hanno sui consumi di energia e sul comfort abitativo.