Come è, ormai, noto, gli infissi il PVC hanno avuto un grande successo in Italia nel corso degli ultimi decenni grazie alle molte ottime caratteristiche che questi serramenti possono garantire a chi decida di adottarle.
Tra queste caratteristiche non va sottovalutata la durata, che è, peraltro, uno dei dati cui i consumatori si rivelano più attenti. Il motivo di questa sollecitudine è del resto del tutto prevedibile: la spesa cui occorre sottoporsi quando si decide di sostituire gli infissi è abbastanza rilevante, per cui diventa dirimente proprio la prevedibile durata del materiale prescelto.
Per quanto riguarda la durata degli infissi in PVC, il dato da cui partire è quello rilevato sugli infissi messi in opera circa 30 anni fa, i quali continuano a mantenere assolutamente inalterate le proprie prestazioni e prerogative, confermando quello che, da sempre, si dice del polivinile di cloruro. Sono state effettuate prove tese a misurare i cambiamenti delle proprietà fisico-meccaniche e dell’aspetto estetico su serramenti di PVC usati, i quali sono rimasti esposti agli agenti atmosferici rispettivamente per 7 e 15 anni, seguendo quanto previsto dalla norma di riferimento.
Le prove hanno testato aspetti fondamentali quali la permeabilità dei giunti, la sicurezza alla pioggia battente, la resistenza meccanica e all’urto, la variazione dimensionale, lo scolorimento e la resistenza d’angolo, dimostrando come nelle condizioni climatiche tipiche delle zone dell’Europa Centrale non si producano, nell’arco di 18 anni dalla posa in opera degli infissi, mutamenti tali da pregiudicarne le proprietà del materiale e l’idoneità d’uso.
La durata degli infissi in PVC e il problema dello smaltimento
La durata degli infissi in PVC va considerata con molta attenzione anche in relazione al problema del loro smaltimento. Va ricordato che, come ogni altro manufatto, anche i serramenti in polivinile di cloruro possono avere un impatto più o meno forte sull’ambiente, a causa dei processi di produzione, della fase di utilizzo e fine vita.
Il primo dato di fatto da cui occorre partire è quello relativo alla materia prima, la cui produzione richiede un dispendio energetico nettamente inferiore rispetto ai materiali alternativi. L’estrusione e il successivo assemblaggio dei profili in PVC, prevedendo esclusivamente procedimenti di natura fisica, non hanno un impatto rilevante da un punto di vista ambientale. il serramento viene portato alla temperatura destinata ad ammorbidirlo, nella prima fase, per poi essere sottoposto a riscaldamento nella seconda. In questa serie di processi non vengono sprigionati prodotti tali da poter in definitiva risultare dannosi per l’ambiente.
Il vero dato da prendere in considerazione quando si tratta un problema come quello dello smaltimento degli infissi in PVC, è il fine vita, proprio perché questo particolare tipo di serramento è stato progettato e realizzato proprio con il fine di avere una durata molto prolungata. Una volta che abbia esaurito il suo ciclo vitale, l’infisso si trova davanti a una serie di strade che non si limitano allo smaltimento in discarica e all’incenerimento. In particolare, il polivinile di cloruro può essere riciclato per poi essere destinato a usi differenti.
Inoltre, quando si mettono in campo le operazioni tese all’assemblaggio, al taglio e alla definitiva saldatura dei profili in PVC, il risultato ottenuto vede anche la presenza di scarti che possono essere riutilizzabili, come accade per gli scarti che sono stati generati nel momento della posa in opera. Se questi scarti da riciclare provengono dai processi di produzione, la fine del ciclo vitale dei serramenti in PVC può, a sua volta, generare la raccolta e lo smembramento dell’infisso, con la conseguente suddivisione dei diversi materiali di cui sono composti (PVC, vetro, ecc…) e il successivo avviamento nei rispettivi circuiti di riciclo.
Per quanto riguarda il polivinile di cloruro, in particolare, il processo di riciclo prevede la raccolta, la selezione e la pulizia del materiale rigido di post-consumo, triturazione, macinazione, polverizzazione e setacciatura. La polvere che viene ottenuta nel corso di questo procedimento, viene, poi, unita alla resina vergine e additivi per poi essere trasformata di nuovo in compound pronto per l’estrusione in nuovi profili.
La durata degli infissi in PVC è un dato da considerare con attenzione
La durata degli infissi in PVC va considerata con estrema attenzione. Oltre ai dati empirici desunti dall’esperienza di chi ha montato questi infissi 30 anni fa senza mai avere problemi di alcun genere, dimostrano come sotto questo punto di vista i serramenti in PVC siano praticamente inattaccabili, almeno nelle zone climatiche dell’Europa Centrale. Questa caratteristica va quindi presa per quello che rappresenta e giudicata all’interno di uno schema in cui siano presenti altre variabili come la resistenza alla salsedine (che può impattare in maniera drammatica sull’alluminio), la bassa conducibilità termica, il lato estetico e il prezzo.
Una volta che siano state esaminate attentamente queste voci e si siano prese in considerazione le proprie particolari esigenze, si può quindi procedere alla scelta definitiva, ricordando che nel caso si opti per il PVC, si deve avere l’accortezza di scegliere un produttore affidabile, in quanto proprio il successo di queste soluzioni ha spinto all’entrata sul mercato di una miriade di aziende che però hanno abbassato anche in maniera sensibile gli standard.