Il Bonus elettrodomestici risulta essere un ottimo incentivo su diversi fronti, un ausilio valido per poter arredare la propria casa con elettrodomestici nuovi a basso impatto energetico – contribuendo, altresì, ad un effettivo risparmio in bolletta.
Come ogni incentivo o novità statale, anche il bonus elettrodomestici ha bisogno di delucidazioni per capire meglio cosa sia, chi ne sono i beneficiari e quali sono gli interventi detraibili.
Cos’è il Bonus Elettrodomestici 2024?
Per poter beneficiare di questo incentivo occorre, innanzitutto, capire in cosa consiste per poi poter iniziare a valutare se si è nelle condizioni di poterne fruire.
Il Bonus Elettrodomestici è una detrazione IRPEF (ossia una riduzione applicata sui costi d’imposta Irpef che si versano al momento della dichiarazione dei redditi o 730), volta all’acquisto di mobili e/o elettrodomestici per l’arredamento di un immobile in cui verrà operata una ristrutturazione.
Suddetta detrazione potrà essere applicata su una spesa massima di 5.000€ per il 2024, includendo, in questo range, eventuali costi di trasporto e montaggio. Inoltre, dovrà essere suddivisa in dieci rate annuali di uguale importo. Il pagamento dovrà essere effettuato tramite bonifico o con carta di debito o credito, non saranno ammessi assegni bancari, né contanti né altri metodi di pagamento.
Chi sono i destinatari del Bonus Elettrodomestici 2024?
Un’ulteriore importante informazione da comprendere nel dettaglio se si è interessati a questo incentivo, riguarda chi può definirsi destinatario del Bonus in questione.
Potranno fruire della detrazione coloro che entro il 31 dicembre del 2024 acquistano mobili ed elettrodomestici nuovi, di classe energetica non inferiore ad A per i forni, E per lavatrici, lavasciugatrici e lavastoviglie, ed F per frigoriferi e congelatori – a condizione però, che abbiano realizzato lavori di ristrutturazione della propria abitazione a partire dal 1° gennaio dell’anno precedente all’acquisto stesso.
Il bonus elettrodomestici e mobili è accessibile solo al contribuente che usufruisce della detrazione diretta (così come per la cessione del credito o lo sconto in fattura) per interventi di recupero edilizio o di ristrutturazione di un’abitazione. In altre parole, se le spese di ristrutturazione per le quali è stata richiesta la detrazione sono state sostenute da uno dei coniugi, solo quest’ultimo potrà richiedere e ottenere l’incentivo, ossia chi ha sostenuto la spesa.
Inoltre, è possibile accedere al Bonus anche più volte, laddove richiedente svolga lavori di ristrutturazione su diversi immobili, in quanto il limite massimo di spesa indicato si riferisce a ogni singola unità abitativa.
Quali sono gli interventi oggetto di detrazione?
Passiamo ora all’ultima domanda la cui risposta ha come oggetto quelli che sono gli interventi che rientrano di diritto nella detrazione del Bonus in questione. Di seguito un elenco seguito da ulteriori chiarimenti:
- Ripristino conservativo
- Interventi ordinari di manutenzione
- Interventi di ristrutturazione su appartamenti o interi edifici
- Ristrutturazione edilizia delle parti comuni di edifici residenziali
- Ricostruzione o recupero di un immobile danneggiato da calamità
- Lavori di restauro
Per chiarezza, tra i mobili che rientrano nell’agevolazione vi sono: armadi, librerie, tavoli, sedie, articoli di illuminazione che compongono l’arredamento dell’immobile in questione, poltrone, letti, materassi, scrivanie, credenze e pensili da cucina. Non rientrano nell’agevolazione: pavimentazioni, tessuti come tende o tendaggi, porte.
Rientrano nella detrazione, oltre agli elettrodomestici già citati nel precedente paragrafo, anche:
- Articoli per la cottura come piastre elettriche
- Fornetti a microonde
- Apparecchi elettrici adibiti a riscaldamento, come stufe o radiatori
- Ventilatori
- Altri dispositivi per il condizionamento dell’aria
Infine, anche gli elettrodomestici privi di etichetta energetica, come piani a induzione e forni a microonde, rientrano tra gli articoli detraibili. L’agevolazione copre, inoltre, i costi di trasporto e montaggio e si applica anche su mobili acquistati tramite finanziamenti.