Vantaggi delle caldaie a condensazione condominiali

La caldaia a condensazione potrebbe rivoluzionare il modo di riscaldare la casa. Stando agli ultimi aggiornamenti europei sulla commercializzazione delle caldaie e, nello specifico, facendo riferimento alla  revisione del Regolamento Ecodesign, a partire da settembre 2029 le caldaie a gas potrebbero essere tolte dal commercio. Il nuovo Regolamento, infatti, ha tra gli obiettivi quello di ottimizzare la resa delle caldaie in Europa di modo che questi prodotti siano più durevoli nel tempo, più facili da riparare e meno impattanti sull’ambiente, anche in termini di costi energetici di mantenimento. Questo cambiamento è stato supportato da sgravi fiscali e incentivi finalizzati a rendere il passaggio da tecnologie obsolete a quelle più efficienti ed ecologiche, meno gravoso in termini economici.

Immagine di caldaia inutilizzata casa

Ma, in concreto, quali sarebbero i vantaggi nell’utilizzo delle caldaie a condensazione e qual è il loro funzionamento?

In un condominio dotato di impianto di riscaldamento centralizzato, l’idea di sostituire una caldaia convenzionale con un modello a condensazione, può rivelarsi una scelta davvero vantaggiosa. La tecnologia della caldaia a condensazione, infatti, non solo garantisce performance di utilizzo migliori rispetto ai dispositivi tradizionali, ma ha anche un basso impatto sull’ambiente, da ricercare nelle minori emissioni di sostanze nocive come ossido di azoto e monossido di carbonio. 

Il principio di funzionamento delle caldaie a condensazione prevede il recupero e il riutilizzo del calore latente presente nei fumi generati dalla combustione, che invece nelle caldaie di vecchia generazione verrebbero dispersi nell’ambiente. Il tutto, grazie alla presenza di scambiatori di calore all’interno dei quali scorrono i fumi di scarico.

Sono proprio questi scambiatori, tramite l’utilizzazione della temperatura dell’acqua di ritorno dell’impianto termico (più fredda rispetto a quella dell’acqua di mandata) a raffreddare i fumi, il vapore acqueo contenuto nei gas di scarico condensa e l’energia termica che viene liberata e ceduta all’impianto di riscaldamento. Le caldaie a condensazione condominiali riescono a sfruttare al meglio questo particolare meccanismo, dando luogo a notevoli vantaggi – i quali dipendono anche dai consumi reali che avvengono al loro interno, ovvero dalle loro dimensioni. 

Gli addetti ai lavori sono soliti indicare in una forbice compresa tra il 20 e il 30% il risparmio energetico consentito dai condomini di una portata pari a 30-40 appartamenti. Un risparmio che può peraltro aumentare nel caso in cui l’impianto sia alimentato a gasolio e, oltre alla sostituzione del generatore, si decida di dar luogo anche ad una trasformazione del tipo di combustibile usato.

Immagine di condensazione

Quale tipo di caldaia a condensazione condominiale conviene adottare

I vantaggi offerti dalle caldaie a condensazione condominiali  sono molti, a partire da quello di carattere economico, derivante dal fatto che la ripartizione della spesa tra i vari condomini si traduce in un costo inferiore rispetto all’installazione di un dispositivo autonomo. 

Nella caldaia centralizzata si possono utilizzare differenti combustibili, come il gas liquido, il metano o il gasolio, a costi inferiori rispetto ad una caldaia autonoma, per la quale, invece, si può utilizzare soltanto il combustibile per cui è stata predisposta. La gestione della caldaia centralizzata elimina in partenza ogni disagio relativo alla manutenzione o alla pulizia dell’impianto, compito che è delegato all’amministratore il quale provvederà a rivolgersi a tecnici specializzati in caso di necessità.

Se l’utilizzo delle caldaie a condensazione condominiale implica numerosi vantaggi, va però precisato che esse comportano anche un rilevante svantaggio: non solo il consumo verrà ripartito tra tutti i condomini, senza poter essere parametrato sulle effettive necessità di ognuno, ma anche l’accensione è sottoposta a vincolo decisionale, che è quello dell’assemblea. Può quindi accadere che un condomino non solo non possa godere del comfort del funzionamento della caldaia quando più preferisce, ma anche che  si ritrovi a desiderare una temperatura diversa da quella effettivamente scelta e impostata a livello condominiale.

Immagine di caldaia casa

Si tratta di limiti, come quello della quota forfettaria, che però possono essere bypassati facendo leva sulla scelta delle caldaie a condensazione condominiali. In particolare, si può procedere all’acquisto di:

  • una caldaia provvista di contatore in grado di generare un puntuale controllo dei consumi tramite una centralina, in modo da calcolare le spese complessive da suddividere equamente tra i condomini;
  • una caldaia dotata di contatore per il controllo dei consumi, ovvero di un contabilizzatore di calore, installato su ogni elemento dell’impianto di riscaldamento al fine di calcolare i consumi di ogni singolo appartamento. 

Tale sistema di contabilizzazione consente anche a ogni singolo condomino di provvedere ad una corretta regolazione della temperatura all’interno del suo appartamento, spegnendo il riscaldamento, oppure abbassando o aumentando il calore in base alle proprie esigenze. In tal modo si possono ridurre anche  gli sprechi energetici, utilizzando il riscaldamento sulla base delle effettive esigenze familiari.

Immagine di caldaia condensazione
Torna in alto