Come contrastare la muffa in casa

Tornare a casa è sinonimo di sentirsi sicuri e al riparo da ogni pericolo o minaccia. A nostra insaputa, però, potrebbero annidarsi dei nemici “invisibili“, molte volte causa di inspiegabili disturbi o vere e proprie malattie dell’apparato respiratorio, soprattutto in persone più delicate come anziani e bambini.

Stiamo parlando di muffe, batteri e agenti inquinanti, sottovalutati e non adeguatamente considerati. La salubrità della casa è molto importante, in quanto elemento imprescindibile da cui dipende in larga misura il comfort abitativo. Come fare per capire se siamo “sotto assedio” e come prevenire o intervenire per tornare a vivere in un ambiente salutare e sereno?

Per capire se viviamo in un ambiente sano, è opportuno effettuare un check-up che certifichi lo stato di salubrità della propria casa (o luogo di lavoro), sia per tutelare la salute della propria famiglia e combattere i nemici invisibili che possano attentarvi, sia per valorizzare l’immobile di proprietà o, in caso di acquisto di una nuova casa, attraverso la certificazione di salubrità ambientale. Gli elementi inquinanti che possono essere monitorati sono: la qualità dell’aria, l’inquinamento elettromagnetico, la radioattività, il monossido di carbonio, il metano, l’inquinamento acustico e idrico, l’umidità, la presenza di polveri sottili, gas radon, formaldeide e altre sostanze insalubri.

Immagine di muffa

Cos’è la muffa e perché si forma?

Le muffe si formano all’interno delle nostre abitazioni a causa della presenza di acqua o umidità in quantità eccessiva. Si tratta di una particolare categoria di microrganismi, appartenenti al regno dei funghi che trovano il loro ambiente ideale laddove vi è un indice di umidità relativa (UR) di almeno l’80%, manifestandosi comunque già intorno al 70%. La muffa, inoltre, predilige poca luce e aria calma, priva di correnti. 

Se è l’umidità in eccesso la causa primaria della proliferazione della muffa, occorre prendere in considerazione: 

  • le condizioni atmosferiche; 
  • gli apporti accidentali; 
  • la condensa; 
  • la presenza di sali igroscopici;
  • l’umidità del terreno circostante; 
  • la presenza di umidità non eliminata. 

Se queste sono le cause che portano alla formazione di muffe, va comunque ricordato che, in base al rapporto dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, l’inquinamento atmosferico (outdoor e indoor) rappresenta il principale fattore di rischio ambientale per la salute della popolazione mondiale. Come tale, deve essere combattuto con le armi più opportune, in particolare aumentando la salubrità e il comfort delle nostre case, in modo da ridurne l’impatto e i danni che può provocare. Non farlo può esporre a grandi rischi, soprattutto all’interno delle nostre abitazioni e a danno della parte più esposta delle famiglie.

Immagine di muffe

I consigli per rendere più salubre la nostra casa

Gli esperti della Società di Medicina Ambientale hanno stilato un decalogo, composto da piccoli accorgimenti che occorre seguire in modo da limitare drasticamente il pericolo di respirare aria inquinata in casa e cercare di estirparlo alla radice.

  • Tenere sotto controllo le condizioni microclimatiche all’interno delle abitazioni, evitando, ad esempio, le temperature troppo alte e valori di umidità elevati, un compito che può essere facilitato da impianti per la climatizzazione dell’aria di ultima generazione, dotati di funzioni intelligenti. 
  • Una buona aerazione degli ambienti può contribuire al comfort abitativo, come ricordano gli esperti del SIMA, secondo i quali, occorre tenere aperte le finestre per periodi più o meno brevi non meno di due o tre volte al giorno, per facilitare il ricambio dell’aria. 
  • Corretta manutenzione dei dispositivi per il condizionamento, per evitare che un funzionamento non adeguato impedisca il corretto ricambio dell’aria e la penetrazione di inquinanti provenienti dall’esterno. 
  • Attenzione alla scelta dei prodotti per la casa, composti chimici che utilizzano materiali organici volatili (COV), privilegiando quelli composti da sostanze di derivazione naturale, a partire da bicarbonato e aceto.  
  • Prestare anche molta attenzione ai tappeti in quanto questi manufatti possono rivelarsi un ideale ricettacolo per polvere e acari, favorendo infine l’insorgenza di allergie e altre problematiche dell’apparato respiratorio, in particolare nei nostri figli. 

Un ultimo e condivisibile consiglio è poi quello relativo all’assunzione di comportamenti a rischio, a partire dal fumo. Evitare di fumare in casa non solo favorisce la salute propria e dei nostri cari ma, aiuta a ridurre in modo importante il pericolo d’inquinamento domestico.

Immagine di muffaa in casa
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