A tutto colore! Come rendere un interior memorabile

Il mondo dell’ospitalità si sta evolvendo molto negli ultimi tempi, spinto anche da nuove esigenze della clientela, ed in questo passaggio il colore è diventato un potente strumento di marketing.

Da Cersaie, nel corso degli eventi del “Cafè della stampa”, Fiorella Baserga, giornalista della rivista Suite, ha intervistato Daniela Colli, architetto e fondatrice di CDA Studio di Roma, per esplorare come il colore sia diventato una firma distintiva nei suoi progetti di hotel, ristoranti e bar. 

L’approccio dello studio di Daniella Colli rappresenta una ventata di aria fresca nel panorama di design degli interni, con scelte cromatiche che producono un effetto sorprendente, meravigliando e coinvolgendo i visitatori a livello emozionale.

Immagine di bar colore

L’inizio di una rivoluzione cromatica

All’inizio della sua carriera, Daniela Colli preferiva palette di colori più neutre e soft, con toni come il nero o il beige. La svolta nel suo modo di progettare e di usare il colore è avvenuta con il progetto del Vyta Firenze, un locale ospitato in un edificio storico firmato da Michelucci. L’architetto si è trovata a confrontarsi con un pavimento in marmo verde e bianco, che poteva essere un limite al progetto. L’intuizione è stata quella di proporre pareti color verde smeraldo per richiamare i colori del pavimento presente.

Questo abbinamento, che ha il merito di unire passato e presente, ha trasformato lo spazio in un ambiente contemporaneo e sofisticato. Da allora, l’uso del colore è diventato una costante nei suoi progetti, grazie alla capacità di osare attraverso accostamenti cromatici e materici inusuali.

Questo tipo di approccio contribuisce anche a costruire un’identità forte e riconoscibile per ogni progetto.

Immagine di bar colore tenue

La ricetta per ambienti dal forte impatto visivo

Tra i numerosi lavori di Daniela Colli, Lìon, un cocktail bar nei pressi di Piazza Navona a Roma, rappresenta un vero e proprio tributo alla Dolce Vita romana. Il progetto si distingue per una matrice geometrica applicata a tutto l’ambiente, con colori vivaci come il turchese ed il rosso. Il risultato? Un ambiente dal forte impatto visivo che cattura e coinvolge i visitatori, rendendo l’ambiente indimenticabile e rafforzando il brand del locale.

Un altro esempio significativo è il VyTA Covent Garden a Londra, un ristorante-cocktail bar ospitato all’interno di un mercato storico. Con questo progetto il brand si evolve, passando dalle prime caffetterie dominate dal nero a un’esplosione di colori ispirati agli anni ’60 del design italiano, con superfici in legno di palissandro, verde smeraldo, arancio e magenta. Questo mix cromatico ha creato un’atmosfera molto particolare, rispettando al tempo stesso la storia dell’edificio.

Immagine di ristorante bianco

Colore come strumento di comunicazione

Una delle domande più interessanti che Fiorella Baserga ha posto all’architetto Daniela Colli riguarda la reazione dei clienti di fronte a proposte cromatiche così audaci, soprattutto quando riguardano elementi come i pavimenti che non vengono aggiornati spesso, essendo meno facili da cambiare rispetto agli arredi.

L’architetto ha spiegato che, nonostante il minimalismo sia ancora di moda, i suoi clienti nel settore dell’hospitality sono consapevoli del suo stile e si affidano a lei con fiducia proprio per creare ambienti distintivi. “Il colore è un potente strumento di comunicazione”, afferma Colli, un mezzo per trasformare uno spazio in un’esperienza.

Immagine di bar arancio

L’uso del colore negli hotel: una questione di equilibrio

Parlando di hotel, Fiorella ha condiviso un’esperienza personale in cui, alloggiando in una camera interamente rossa di un hotel di design, non è riuscita a prendere sonno. 

Daniela Colli ha colto l’occasione per sottolineare come il rosso, essendo un colore stimolante, debba essere utilizzato con attenzione in ambienti destinati al riposo. 

Ad esempio, nella ristrutturazione dell’Hotel The indipendent, vicino alle terme di Diocleziano a Roma, Daniela ha scelto una palette ispirata alla terracotta e all’acqua, creando camere rilassanti che evitano combinazioni cromatiche troppo forti. Un mix perfetto di colori che conciliano il relax, con un elemento storico come ispirazione.

Una passione innata per il colore

Quando Fiorella ha chiesto all’architetto se avesse seguito corsi specifici sul colore, Daniela Colli ha risposto che il suo è semplicemente un talento innato, frutto di una sensibilità naturale affinata da una costante ricerca. L’architetto ha raccontato poi  come la sua attenzione maniacale ai dettagli, che include la richiesta di decine di campioni prima di trovare la combinazione perfetta, la renda una cliente “insopportabile” per i fornitori, ma il risultato finale è sempre un successo.

Il design come strategia di marketing

Un aspetto interessante emerso durante l’intervista riguarda il ruolo del design nella promozione del brand, soprattutto in questa epoca dove i social media occupano uno spazio importante. 

Il Tako, un ristorante di sushi a Roma, recentemente progettato dallo studio di Danila Colli, si distingue per i suoi angoli creati appositamente per essere fotografati e condivisi su Instagram. “Questi spazi generano una forte visibilità per il brand”, afferma l’architetto. Tuttavia, racconta che per il secondo locale con lo stesso marchio, la cliente ha deciso di non includere nel progetto uno spazio specifico per Instagram, poiché i clienti si fotografano comunque in ogni angolo del locale, dimostrando come il design stesso sia diventato un elemento di attrazione.

Immagine di hotel colore

La luce: un elemento essenziale 

Infine, un altro punto toccato dalla conversazione è il fatto che non si può parlare di colore senza considerare l’importanza della luce. L’architetto Daniela Colli spiega come la gestione della luce sia fondamentale per valorizzare i colori utilizzati e creare l’atmosfera giusta. Il progetto illuminotecnico viene quindi gestito con estrema attenzione, scegliendo le fonti luminose ed impostando scenari di illuminazione che variano a seconda dell’ora del giorno grazie ad un sistema domotico. 

La luce non può essere lasciata al caso in un progetto, poiché ha il potere di trasformare radicalmente uno spazio.

Torna in alto