La pompa di calore è considerata uno dei dispositivi più innovativi in assoluto. La sua grande capacità di fornire aria calda e fresca con una straordinaria ed economica resa energetica, ha spinto le istituzioni comunitarie a promuoverne la diffusione, soprattutto nell’ottica di quell’efficienza degli edifici che sta ormai diventando la parola d’ordine a livello continentale.
Chi si appresta ad adottare una pompa di calore deve però fare una serie di considerazioni preliminari, prima di procedere ad una spesa abbastanza impegnativa. La prima di queste, riguarda l’effettiva convenienza nell’installare una pompa di calore che potrebbe non rendere come ci si aspettava, per la mancanza di condizioni oggettive in grado di aiutarla a funzionare al meglio.
Una considerazione che riguarda soprattutto i dispositivi ad aria in zone dove il clima si presenta piuttosto rigido. Nel corso dell’inverno, infatti, la formazione di brina sull’evaporatore, renderebbe effettivamente troppo basso il suo rendimento. Che è, invece, elevatissimo laddove la temperatura esterna si aggiri sui 7 gradi e quella interna sui 20 gradi, tanto da far risparmiare due terzi dell’energia di cui necessita invece un sistema come il radiatore elettrico tradizionale.
Altra evenienza che rende favorevole l’adozione della pompa di calore è quella in cui l’ambiente da climatizzare non sia troppo grande e di conseguenza tale da non comportare un mutamento di contratto con il gestore dell’elettricità.
Pompa di calore: i parametri fondamentali
Il mercato offre una buona varietà di marche e modelli di pompa di calore sia monoblocco che split e multisplit di piccola potenza, ovvero da 2kW circa, o di grande potenza, cioè quelli che superano i 20kW. Per capire la reale qualità di un dispositivo si possono usare vari parametri, a partire dalla classe energetica in cui sono iscritti, che è obbligatoria dal 2004.
Molto importante è l’indice di efficienza energetica (EER): più è alto, più la macchina è efficiente, mentre il COP indica quanti kW di caldo può produrre un dispositivo per ogni kW immesso. Una cosa che andrebbe attentamente considerata in sede di scelta è la presenza di marchiature: più ve ne sono e più il prezzo sale, insieme alla qualità del modello prescelto.
Chi detesta il rumore, dovrebbe altresì considerare che la pompa di calore portatile ne fa molto di più rispetto ad una fissa. Diventa poi fondamentale prestare attenzione ai fluidi refrigeranti usati dal dispositivo, in quanto se non sono R134, R407C o R410A, tra qualche anno occorrerà buttare la macchina e acquistarne una nuova.
La tecnologia inverter per la pompa di calore
Bastano questi primi accenni per capire come sia importante partire con un’idea precisa di cosa conti realmente nella scelta di una pompa di calore all’altezza delle proprie aspettative. Com’è del resto fondamentale scegliere, dove possibile, apparecchi dotati di tecnologia inverter, che consente agli stessi di funzionare anche quando venga raggiunta la temperatura programmata nell’ambiente, senza spegnerli.
Questa modalità di funzionamento consente alla pompa di ottimizzare i consumi, tenendo sempre costante la temperatura, con ottimi riscontri sulla bolletta. Tenere in considerazione queste indicazioni al momento della scelta del dispositivo che si intende installare a casa propria, può portare ad una serie di benefici molto rilevanti in termini di qualità del modello prescelto, che diventeranno sempre più evidenti con il passare del tempo.